Bignonia: storia, tradizioni e linguaggio dei fiori

Bignonia grandiflora
Bignonia grandiflora

La bignonia, campisis, appartiene alla famiglia delle bignonaceae, originaria prevalentemente del continente americano anche se alcune specie sono di origine cinese e giapponese. Ne esistono diverse qualità, alcune sempreverdi altre stagionali, la maggior parte delle quali è di tipo rampicante. Una tra le specie più belle è la bignonia grandiflora, campisis grandiflora, originaria della Cina. E’ una pianta che predilige le temperature fredde o mediamente fredde, ed i suoi fiori sono tra i più grandi e rigogliosi della specie, sono di color salmone con delle striature arancioni, a differenze delle altre specie, però, ha tempi di crescita molto lunghi. Un’altra specie molto apprezzata è la bignonia radicans, campisis radicans, originaria dell’america.

Bignonia radicans flamenco

La sua crescita è molto rapida ed in breve tempo riesce a sviluppare dei rami lunghi e flessibili che aderiscono bene alle pareti, creando così delle zone verdi molto scenografiche, i suoi fiori però sono di piccole dimensioni, di colore rosso o arancione, e fioriscono solo una volta l’anno, dopo che la pianta ha raggiunto la giusta maturità. La specie di bignonia radicans comprende diverse qualità tra le quali vale la pena di citare la flamengo che al contrario delle altre specie di radicas ha una fioritura, di colore rosso, prolungata e che resiste bene alle basse temperature.

Bignonia capreolata

La qualità di bignonia più comune, soprattutto nel territorio europeo è la bignonia capreolata, una pianta sempreverde dai fiori di colore rosso-arancio con striature interne di colore giallo, che sbocciano abbondantemente durante i mesi di maggio e giugno. E’ una pianta che resiste bene sia con il clima freddo che con il clima un po’ più temperato.

La qualità più rara e preziosa di bignonia è la bignonia semperflorens alba, la cui rarità si deve alla sua caratteristica di non attecchire se non trova il giusto clima, che deve essere caldo. Nel caso in cui la pianta riesca a svilupparsi ed a crescere la sua fioritura sarà continua dal mese di maggio al mese di novembre, ed i suoi fiori saranno di colore bianco.[banner]

Storia e simbologia

Bignonia semperflorens

Nella tradizione dei paesi latino americani, in particolare in Messico, in Perù ed in Argentina il fiore viene utilizzato per abbellire le chiese e gli ingressi delle case, lo scopo di tali decorazioni è che si ritiene la pianta capace di proteggere della negatività e di portare fortuna. Secondo le leggende celtiche la bignonia è la pianta in cui fate e folletti si trasformano dopo esser morte. Anche nella mitologia greca si narra che la bignonia era la pianta la Muse (figure divine che rappresentavano l’ideale supremo dell’arte) si sarebbero trasformate dopo la morte, per questo motivo la si considerava la pianta sacra ad Apollo e protettrice e ispiratrice degli scrittorie e degli artisti.

Nel linguaggio dei fiori e delle piante la bignonia simboleggia la prosperità e la ricchezza.

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