Calla: storia e linguaggio dei fiori

Calla - zantedeschia aethiopica
Calla – zantedeschia aethiopica

La calla appartiene alla famiglia delle araceae, è un fiore di origine Africana che cresce spontaneo in tutte le zone a clima mite quali l’Africa centro-orientale, le regioni comprese fra l’Equatore e Capo di Buona Speranza e nei pressi del fiume Vaal nella regione del Transvaal. Viene chiamato nel suoi territori di origine giglio del Nilo e fu introdotto in Europa nel 1731, assumendo il nome botanico di zantedeschia, (in onore allo scienziato, medico, botanico italiano Francesco Zantedeschi) tale nome però non fu e non è quasi mai utilizzato, il nome comune riconosciuto anche in diversi continenti è calla, termine che deriva dalla parola greca kalos che significa bello.

Zantedeschia elliottiana

Della calla si può dire che è una pianta dall’aspetto unico e inconfondibile, le foglie hanno una forma triangolare o cuoriforme, a seconda della specie, un altro elemento che la caratterizza e la spata, cioè la foglia a forma di grande petalo dalle più disparate colorazioni, che ricurvandosi proteggere i piccoli fiori interni, di colore giallo, raggruppati in una particolare forma cilindrica detta a spadice.

La specie più conosciuta ed utilizzata a scopo ornamentale è la zantedeschia aethiopica, originaria dell’Africa meridionale, si tratta di una pianta perenne sempreverde di notevoli dimensioni, dalla spata di colore bianco, che è caratterizzata dalla comparsa di un’unica inflorescenza. Fu ed è tutt’ora la specie che più di ogni altra evoca l’immagine dell’eleganza tipica di tutte le calle.

Un’altra specie conosciuta e molto coltivata, ottenuta per ibridazione,  è la zantedeschia elliottiana, originaria del Nord Africa, caratterizzata da una spata di colore giallo che purtroppo mal si adatta alle le basse temperature. Altre due specie abbastanza note sono la zantedeschia nelsoni, dalla spata di colore giallo zolfo e con una vistosa macchia color porpora, e la zantedeschia rehmannii, dalla spata di colore rosa.[banner]

Storia e simbologia

Aro acquatico

Per molti secoli si credette che la calla e l’aro acquatico fossero due specie dello stesso genere fino a quando intorno al 1900 il botanico tedesco Karl Sprengel studiando attentamente i due fiori poté affermare, dopo aver trovato delle differenze sostanziali, che da un punto di vista botanico le due piante appartenevano a due specie di genere differente.

Sempre nello scorso del ‘900 la calla riscosse un enorme successo, perché i giardinieri che si occupavano delle grandi ville, rimanevano colpiti dall’aspetto semplice e sobrio del fiore e quindi  amavano coltivarla, definendola come il “fiore delle linearità modernista”. Questa sua crescente popolarità rese la calla il fiore simbolo del periodo Liberty.

Calla- zantedeschia rehmannii
Calla- zantedeschia rehmannii

Ma la fama della calla non risale solo a secolo scorso, anche gli antichi greci apprezzavano moltissimo lo splendido ed elegante fiore. Secondo la leggenda mitologica, la prima calla nacque da alcune gocce di latte materno perse da Era (la dea del matrimonio e del parto) cadute sulla Terra.

Nel linguaggio dei fiori e delle piante la calla è il simbolo della bellezza semplice e raffinata, regalare una calla è un segno di stima e di ammirazione sincera. In un famoso libro di età vittoriana (periodo ispirato alla raffinatezza, alla riservatezza e alla compostezza), scritto da Miss Corruthers,  che tratta del linguaggio dei fiori  la calla viene descritta come il simbolo della raffinatezza e della  nobiltà.

Simbolo dello stile Liberty, della linearità e dello stile moderno, la calla è ancora oggi un fiore  tendenza perché con la sua semplicità riesce a valorizzare gli ambienti  ed è quindi la pianta ideale per illuminare, stanze o giardini, con la sua semplice eleganza .

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