La forsizia, forsythia, appartiene alla famiglia delle oleaceae (la stessa famiglia di cui fa parte anche l’olivo) e le circa 11 specie, esistenti in natura, sono quasi tutte originarie di Cina e Giappone, l’unica specie originaria dell’Europa sud-orientale è la forsythia europaea.
Si tratta di un arbusto facilmente coltivabile e dalla spettacolare fioritura che, però, nel corso degli anni ha perso, in Europa, tutta la sua popolarità. La pianta, che non supera i 3 m di altezza, è composta da rami sottili, di color ocra o bruno a seconda della specie, sui quali si sviluppano foglie decidue dalla forma tondeggiante o leggermente allungata. Le caratteristiche principali della forsizia sono il periodo di fioritura, che avviene verso la fine della stagione invernale, ed il colore giallo dei suoi fiori, a quattro petali, che compaiono ancor prima delle foglie.
Benché una specie fosse originaria del continente europeo le prime piante ad essere coltivate furono importate dalla Cina, dall’esploratore e botanico britannico Robert Fortune (1812 – 1880), nel corso del XVIII. Alle piante, giunte sul suolo inglese, fu attribuito il nome forsythia in onore a William Forsyth (1737–1804), botanico scozzese, fondatore e membro della Royal Horticultural Society di Londra.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante la forsizia simboleggia l’anticipazione, tale significato è probabilmente dovuto alla precoce fioritura della pianta.
Curiosità: Nella medicina tradizionale cinese la forsizia è utilizzata come disintossicante e per curare febbre e raffreddore.