Iris: storia, leggende e linguaggio dei fiori

IrisL’iris appartiene alla famiglia delle iridaceae ed è originario dell’Europa boreale. Il suo nome, deriva da iris termine greco significa arcobaleno, gli fu assegnato da Teofrasto e mantenuto da Linneo.
Si tratta di una  pianta perenne che cresce spontanea fino ai 1.000 metri di altitudine e che può raggiungere un’altezza di 20 – 30 cm.  Ha le foglie sottili e allungate di colore verde al grigiastro opaco che si dispongono a forma di ventaglio. Fiorisce dall’inizio della primavera fino ai primi freddi autunnali, anche se alcune specie, che sopportano il clima rigido, riescono a fiorire anche nel periodo invernale.

Iris bucharica

I fiori hanno una forma simmetrica e sono composti da tre petali interni eretti e tre pelali esterni ricadenti. Inizialmente si conoscevano circa 15 specie di iris ma nel corso dei secoli sono state scoperte più 300. Per facilitarne la classificazione le piante vennero a lungo studiate in particolare dal  botanico inglese William Rickatson Dykes, il quale al termine dei suoi studi pubblicò un trattato, nel 1913, dal titolo “The genus iris”. Al giorno d’oggi però la maggior parte dei floricoltori suddividono gli iris in due grandi categorie quello delle iris a bulbo e quello delle iris a rizoma o radice fibrosa, a cui appartengono la maggior parte delle specie presenti sul  nostro territorio.

Tra le qualità più famose vi sono:

Iris aucheri

L’iris aucheri, originario delle zone rocciose del sudest della Turchia, del nord dell’Iraq, dell’Iran e della Siria,  che raggiunge, in vaso, un’altezza di 25 – 35 cm. Ha le foglie lucide di colore verde chiaro e i fiori, che sbocciano all’inizio della primavera, di colore bianco celeste.
L’iris bucharica, originario dell’Asia centrale, simile ad una piccola pianta di mais che all’inizio della primavera sviluppa steli fiorieri composti da sette fiori gialli e bianchi.

Iris danfordiae

L’iris danfordiae dai fiori solitari di colore giallo brillante macchiati di giallo verdino o arancione sui petali esterni.
L’iris latifolia, originario dei Pirenei e del nordovest della Spagna, che viene chiamato popolarmente iris anglica poiché è molto apprezzato in Gran Bretagna, può avere diversi colori che variano dal bianco al blu, inoltre sono stati creati diversi ibridi di colore rosa e porpora.
L’iris reticolata originario del Caucaso, della Turchia, del nord dell’Iraq e dell’Iran, fu introdotto in Europa nel 1808. Il colore dei suoi fiori varia su tutte le tonalità comprese tra viola e blu, anche se sono stati creati ibridi dai fiori rossicci e bianchi.

Iris xiphium

L’iris xiphium, originario della Spagna, del Portogallo e del Sud della Francia ma che si può trovare spontaneo anche nell’Africa nord-occidentale e nell’Italia meridionale. E’ una specie molto variabile, con fiori, che sbocciano in tarda primavera, solitamente di colore porpora bluastro, ma ne esistono anche specie a fiori bianchi, giallini e blu.
L’iris x hollandica conosciuto con il nome di iris olandese, nome generico utilizzato per identificare la piante di cui non si conosce l’origine precisa, fiorisce in piena primavera, ha dei fiori di notevoli dimensione che possono essere di vari colori.

[banner align=”aligncenter”]

Storia e simbologia

Iris x hollandica di vari colori
Iris x hollandica di vari colori

L’iris è un pianta ricca di storia e simbolismi poiché da sempre è stata apprezzata in tutte le civiltà. Affreschi raffiguranti degli iris sono stati rinvenuti presso le mura del tempio di Amon a Karnak (l’antica Tebe) in Egitto, e nel giardino botanico del faraone Tuthmosis III (1516 -1426 a.C). Si narra che le prime specie di iris furono trasportate in Egitto dal faraone, dalla Siria.
Gli antichi greci identificavano l’iris con Iride la messaggera degli Dei, ancella di Era,  la quale era il tramite che consentiva agli uomini di ricevere i messaggi degli Dei. Secondo la mitologia Iride per scendere tra gli uomini scivolava sull’arcobaleno (da qui la genesi del nome).

Clodoveo I
Clodoveo I

L’iris fu lo stemma di Clodoveo I (466 – 511) re dei Franchi Sali, secondo sovrano storicamente accertato della dinastia dei Merovingi, che lo fece raffigurare su bandiere, scudi, armature e arazzi, dopo avere ricevuto questo fiore in sogno da un angelo, che gli era comparso per onorare l’evento della sua conversione al cristianesimo, avvenuta dopo la vittoria della battaglia di Tolbiac nel quale il sovrano ed il suo esercito cacciarono gli alemanni dall’alto Reno, nel 496.

E’ noto che lo stemma della città di Firenze e di Luigi VII sia un giglio ma in realtà originariamente in entrambi i casi doveva trattarsi di un iris. Secondo numerosi dati storici, infatti, Luigi VII aveva deciso di inserire un iris nel suo stemma reale, per questo motivo però  il fiore fu chiamato fleur de Louis (fiore di Luigi), purtroppo la sua pronuncia è molto simile a fleur de lys che vuol dire giglio e probabilmente per questa ragione nel corso degli anni i due nomi furono confusi e lo stemma di Luigi VII divenne il giglio. Stessa sorte accadde allo stemma della città di Firenze.
Nel 1954 a Firenze è stato creato il Giardino dell’Iris, al piazzale Michelangelo nato con lo scopo di dare ospitalità al concorso internazionale annuale per le migliori varietà di iris.

Adorazione dei pastori
Adorazione dei pastori di Hugo van der Goes

In campo artistico molte volte l’iris bianco ha preso il posto del giglio nelle pitture dedicate alla Madonna, è il caso ad esempio dell’Adorazione dei pastori, pannello centrale del Trittico Portinari (tre dipinti, databili 1477 – 1478, olio su tavola realizzati da Hugo van der Goes ed attualmente esposti presso la Galleria degli Uffizi a Firenze) in cui sono raffigurati due vasi uno contenente iris bianchi e gialli, simbolo di purezza, e un altro contente l’aquilegia, che potrebbe avere due diversi significati simbolici, da un lato la gioia della nascita e dall’altro potrebbe indicare il sentimento di tristezza e amarezza, come per preannunciare la futura morte di Gesù Cristo.

Iris fimbriata

Diffuso in tutto il mondo è apprezzato anche in oriente, dove venne per lungo tempo impiegato nella medicina popolare come antinfiammatorio e antibatterico.
La qualità presente in Cina ha i fiori di color porpora e per la sua conformazione viene comunemente chiamato dai cinesi farfalla porpora.

Nel linguaggio dei fiori e delle piante l’iris, in generale simboleggia le buone notizia, anche se il suo significato può cambiare a seconda della varietà

Iris tuberoso

(l’iris fimbriata simboleggia l’amore esaltato, l’iris pratense le buone notizie e l’iris tuberoso la desolazione e la nostalgia) e del colore (l’iris dai fiori viola simboleggia la sapienza, l’iris dai fiori bianchi la purezza, l’iris dai fiori blu la speranza)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Verified by MonsterInsights