Nasturzio: storia e linguaggio dei fiori

Nasturzio
Nasturzio

Il nasturzio, tropoeolum majus, appartiene alla famiglia delle tropoelaceae, è originario dei paesi dell’America centrale e meridionale, in particolare del Messico e del Perù. Il suo nome lo si deve al botanico Linneo e deriva del termine greco tropaion che significa trofeo.

E’ una pianta erbacea, annuale o perenne, il cui fusto può essere rampicante o, se non trova appigli, allungato sul terreno, le foglie, dalla forma rotondeggiante, sono molto carnose, consistenti e profumate, se le si schiaccia o le si stropiccia tra le mani esse infatti rilasciano sulla pelle un odore molto speziato, inoltre hanno la caratteristiche di essere idrorepellenti, ovvero non assorbono acqua ma la raccolgono in gocce facendola scivolare.

I fiori, che sbocciano a seconda della specie nel periodo compreso tra giugno e ottobre, sono a forma di imbuto e possono essere di diversi colori: rossi, gialli, arancioni, alcune specie possono avere anche macchie, sfumature o striature di diversi colori. Hanno un delicato profumo che ricorda il miele, per questo motivo sono fiori molto amati dalla api e recisi vengono spesso inseriti nei bouquet e nelle varie composizioni floreali.

Storia e simbologia 

Il nasturzio giunse in Europa, come la maggior parte delle piante di origine americana, grazie agli esploratori spagnoli, i primi esemplari furono consegnati allo studioso delle proprietà medicinali delle piante esotiche Nicolás Monardes (1512 – 1588), il quale si occupò di introdurlo in Francia, dove fu chiamato capucine  per via della somiglianza con un copricapo, e nei Paesi Bassi. Qualche anno dopo giunse in Inghilterra dove il medico erborista John Parkinson (1567 – 1650), famoso per esser stato il farmacista personale di Giacomo I e successivamente il botanico reale della corte di Carlo I, lo chiamò yellow larkes spurr ovvero speronella gialla.[banner]

Boccioli di nasturzio

Nel corso dei primi anni dalla sua importazione non fu immediatamente coltivato come pianta ornamentale bensì come ortaggio e utilizzato cucina, in Italia, infatti, è ancora popolarmente conosciuto con il nome di crescione d’acqua ed è ancora presente in diverse ricette di cucina popolare, in passato i boccioli dei fiori venivano messi sottaceto e chiamati capperi tedeschi.

Nasturzio

Nel linguaggio dei fiori e delle piante il nasturzio simboleggia la lotta e la guerra, tale significato lo si deve sia alla forma ad elmo dei suoi fiori che all’antica tradizione di utilizzare la pianta come palo sulla cui cima venivano legati gli elmi e le spade dei nemici uccisi.

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