Rosa: mito, storia e linguaggio dei fiori

rosaLa rosa o più correttamente il genere rosa, appartiene alla famiglia delle rosaceae e conta circa 150 specie originali che, tramite i processi di ibridazione, sono diventate nel corso dei secoli più di 2000. E’ diffuso in tutte le parti del mondo, in modo particolare nelle zone temperate, ma è originario dell’Europa e dell’Asia.

In generale la rosa è un arbusto composto da un fusto eretto dal quale si sviluppano una serie di rami, su entrambi sono presenti numerose delle spine. Ha delle foglie composte da 5 – 9 foglioline più piccole dai margini dentati e di colore verde, più o meno scuro, o rossiccio-bruno, talune provviste di una sottile peluria. Il periodo di fioritura inizia per molte specie dal mese di maggio o comunque in primavera inoltrata. I fiori sono solitari o riuniti in infiorescenze dette a corimbo (che si generano da punti diversi ma sbocciano tutti alla stessa altezza, creando una specie di bouquet), per quanto riguarda il colore ed il numero di petali presenti è difficile dare un’informazione univoca, variano molto a seconda della specie.

Rosa canina - specie di rosa spontanea, molto comune in Italia
Rosa canina – specie di rosa spontanea, molto comune in Italia

Le specie selvatiche hanno, ad esempio, colori uniformi prevalentemente di tonalità di rosa, rosso e bianco ed un numero dei petali molto inferiore rispetto alle specie coltivate, le quali oltre ad avere un numero di petali maggiore (alcune specie arrivano anche a 60 petali), possono essere dei più svariati colori, sfumature e variegature.
Al termine della fioritura si sviluppa un falso frutto chiamato cinorrodo, che contiene i semi (acheni). A seconda della specie di rosa il cinorrodo può essere più o meno grosso e carnoso, di forma allungata o tondeggiante, di colore verde, arancione, rosso o bruno.

 

Storia e simbologia

rosa4E’ tra i fiori più conosciuti e coltivati sin dall’antichità. Testimonianze della sua coltivazione arrivano dalla Cina, dall’Egitto, dalla Grecia e in generale da tutta l’area del bacino mediterraneo, dove veniva coltivata non solo a scopo ornamentale ma anche per estrarne l’olio essenziale. Sia nella mitologia greca che in quella romana la rosa fu associata al mito di Adone e Afrodite.

Il risveglio di Adone - John William Waterhouse
Il risveglio di Adone – John William Waterhouse

Secondo la leggenda quando Adone venne mortalmente ferito dall’attacco di un cinghiale, Afrodite, che era innamorata di lui, corse in suo soccorso ma nel farlo si ferì a causa di alcuni rovi. Dal sangue fuoriuscito dalle sue ferite nacquero delle rose rosse (sempre dal medesimo racconto nacquero, dal sangue di Adone, gli anemoni rossi). La dea non poté far nulla per salvare il giovane ma Zeus, impietosito dal suo dolore, permise ad Adone di passare solo 4 mesi l’anno nel regno dei morti, 4 mesi li avrebbe potuti passare nel regno dei vivi e 4 mesi in un luogo a sua scelta. Dalla leggenda si capisce perchè alle rose rosse fu attribuito sin dall’antichità il significato di amore profondo, capace di sconfiggere persino la morte.

Qualche secolo più avanti e per tutta l’età medievale la rosa, in particolare a quella di colore bianco, fu associata all’immagine della Vergine Maria ed assunse il significato di purezza. Tale associazione contribuì ad aumentarne la diffusione, le rose venivano infatti abbondantemente coltivate in tutti i monasteri, in prossimità delle chiese e nei luoghi di culto cristiani.

Data la loro fama a partire dal XIV secolo iniziarono e si intensificarono i vari processi di ibridazione che raggiunsero il loro culmine verso gli inizi del XVII secolo quando in Europa si diffusero anche le specie e gli ibridi provenienti dalla Cina.

Al giorno d’oggi la rosa viene ancora considerata la regina dei fiori è utilizzata sia a scopo ornamentale che commerciale, come fiore reciso o per l’estrarne essenza ed aroma, utilizzati in profumeria, in cosmetica, in erboristeria e in campo culinario.

rosa

Per la cura della tua pianta

Nel linguaggio dei fiori e delle piante tenendo in considerazione il colore e non la specie i significati attribuiti alla rosa sono i seguenti:

  • Rossa, come da leggenda mitologica e tradizione, simboleggia l’amore e l’affetto, ma è anche il simbolo del coraggio e del rispetto;
  • Rosso scuro simboleggia la passione;
  • Bianca, anche in questo caso come vuole la tradizione, è simbolo della purezza, dell’innocenza e dell’umiltà;
  • Rosa chiaro simboleggia la gioia e la grazia ma anche i sentimenti di simpatia e ammirazione;
  • Rosa simboleggia l’eleganza e la raffinatezza;
  • Rosa scuro/fucsia simboleggia la gratitudine;
  • Lilla simboleggia la regalità, la maestosità e lo splendore;
  • Viola simboleggia principalmente l’incanto ed il magnetismo ma può anche simboleggiare la ricchezza e l’abbondanza;
  • Gialla simboleggia l’amicizia e può essere considerata anche un augurio di buona fortuna. Il suo reale significato non ha niente a che fare quello di “gelosia” comunemente attribuitole;
  • Color pesca o salmone simboleggia la sincerità, la genuinità e la simpatia;
  • Arancione simboleggia il fascino, l’entusiasmo e l’energia;
  • La rosa nera, diffusasi in tempi recenti ma che non esiste in natura, simboleggia la tristezza e la perdita ma anche la resistenza ed il coraggio (è associata per lo più alla festività di Halloween ed allo stile gothic dark);
  • La rosa blu, come quella nera non esiste in natura e probabilmente per questo motivo simboleggia il mistero e l’ambiguità.

2 Risposte a “Rosa: mito, storia e linguaggio dei fiori”

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