L’astranzia, astrantia, appartiene alla famiglia delle apiaceae e al genere astrantia, un genere che raggruppa una decina di specie, tutte erbacee, perenni e rustiche, che crescono spontanee nelle zone montane a prato.
Tutte le piante di questo genere sono caratterizzate da steli fiorali alti e piccoli fiori, disposti ad ombrelle e circondati da brattee, foglie che circondano il fiore, di colore bianco o rosa.
Tra le specie di astranzia le più diffuse vi sono:
L’astrantia major una pianta che può superare i 70 cm di altezza, con foglie palmate dai margini seghettati e fiori, che sbocciano verso giugno o luglio, riuniti in ombrelle del diametro di 2-3 cm, di colore bianco o rosa-verdastro avvolti da brattee della stesso colore.
Curiosità Da questa specie è stata selezionata una cultivar a foglia variegata che raggiunge i 60 cm di altezza ed i cui fiori sono di colore rosa.
L’astrantia carniolica è una piante che raggiunge un’altezza massima di 60 cm e presenta foglie basali divise in 5-7 lobi, di forma oblunga acuminata. I fiori, che sbocciano fra giugno e luglio, sono piccoli e di colore bianco tendente al rosa, riuniti in ombrelle, che possono raggiungere una larghezza di 3 cm, circondate da brattee di colore bianco.
Curiosità I fiori recisi hanno la caratteristica di avere una lunga durata.
L‘astrantia maxima può raggiungere i 60 cm di altezza, ha delle foglie a tre lobi di colore verde brillante ed ombrelle fiorali, che sbocciano tra giugno e luglio, di colore rosa, che raggiungono un diametro massimo di 4 cm.
L’astrantia minor, fra le varie specie è quella di origine italiana, molto diffusa su tutto l’arco alpino. Rispetto alle specie precedenti è quella dalla dimensioni più ridotte (da ciò deriva l’epiteto minor), ha delle foglie basali palmate, divise in 5 o 7 segmenti e fiori, che sbocciano come le altre specie fra giugno e luglio, sono di colore bianco verdastro riuniti in ombrelle che non superano 1.5 cm di diametro. Come tutte le altre specie i fiori sono avvolti da brattee di colore bianco verdognolo come i fiori.
Storia e curiosità
Il nome generico della pianta deriva dai termini latini “aster” che significa “stella” e “anti” che significa “simile“, tale nome è dovuto alla dispiegazione a forma di stalla che assumono le brattee attorno alle ombrelle floreali.
Gli antichi la consideravano una pianta medicinale da utilizzare contro coliche, paralisi ed in generale contro tutti i possibili sintomi di avvelenamento. Tali “funzioni” medicamantose non hanno trovato però riscontro nella moderna scienza fitoterapica o nella medicina.
Attualmente, per la bellezza rustica dei suoi fiori e per la capacità di sopportare temperature molto rigide, viene coltivata solo per scopi ornamentali.