Emerocallide: linguaggio dei fiori, storia e simbologia

Emerocadille
Emerocadille

L’emerocadille, hemerocallis, è una pianta appartenete alla famiglia delle hemerocallidaceae originaria del Giappone, della Cina, dell’Asia Nord-Orientale e dell’Europa.

Si tratta di una pianta molto apprezzata, come ornamentale, per via della bellezza dei suoi fiori, molto simili ai gigli.
L’emerocadille ha delle radici rizomatose dalla quale, sul finire dell’inverno, si sviluppano foglie nastriformi, abbastanza carnose che perdurano fino ad autunno inoltrato. Esistono, però, anche specie sempreverdi che mantengono le foglie durante tutte le stagioni. Dall’inizio delle primavera, dopo la comparsa delle foglie (nelle specie a foglia decidua), l’emerocadille produce un lungo e sottile stelo, talvolta ramificato, sul cui apice sboccerà il fiore. Il fiore è apparentemente composto da 6 petali ma, in realtà, i petali effettivi sono solo 3 perchè gli altri 3 sono sepali (foglie modificate che fanno parte del calice). Hemerocallis Per quanto riguarda il colore ne esistono di moltissime sfumature, variano infatti dai toni pastello alle tinte più scure, alcuni ibridi presentano addirittura toni in totale contrasto fra di loro. Anche per quando riguarda la forma i fiori di emerocadille sono molto variabili, infatti, alcuni hanno una forma tondeggiante, alcuni hanno una forma a stella, altri possono addirittura assomigliare a dei ragni.
Ha una fioritura molto prolungata e questa sua caratteristica rende l’emerocadille una pianta molto ambita.

Storia e simbologia

Il nome hemerocallis deriva dalle parole greche hemera che significa giorno e kalles che significa bellezza, quindi in greco significa “bellezza di un solo giorno“. Tale nome è dovuto al fatto che i fiori delle emerocallide hanno una durata brevissima, sbocciano al mattino per appassire la sera, ed è per questo motivo che nella maggior parte dei paesi viene conosciuto col nome inglese “day lily”.Hemerocallis

Essendo un fiore che ha una durata di un solo giorno in passato, in occidente, la tradizione popolare voleva che portarne uno in dosso aiutasse a dimenticare uno spiacevole avvenimento o un dolore particolarmente forte. In oriente, in particolare in Cina, invece il fiore fu tradizionalmente legato alla maternità, secondo una diffusa tradizione popolare, infatti, per tutte quelle famiglie che desideravano avere un figlio maschio, si consigliava alla donna incinta di apporre sulla propria cintura un’emerocadille.

Nel linguaggio dei fiori e delle piante secondo la classica interpretazione vittoriana l’emerocallide simboleggia la civetteria e il comportamento da civettuola.
In Cina invece viene tutt’oggi considerato il simbolo della maternità e della devozione di una madre al proprio figlio.

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