Meconopsis (papavero blu), linguaggio dei fiori

Meconopsis betonicifolia
Meconopsis betonicifolia

La meconopsis è una pianta di origine himalayana, anche se alcune qualità crescono spontanee anche in Alaska, appartenente alla famiglia delle papaveraceae. In natura ne esistono circa 50 specie che possono essere annuali, biennali o perenni. Fra  le 50 specie la più diffusa è la meconopsis betonicifolia (coltivata da alcuni vivai specializzati anche in Europa) mentre l’unica specie che allo stato naturale riesce a crescere in Europa, in Scozia per l’esattezza, è la meconopsis cambrica.

Si presenta come una pianta erbacea, che può raggiungere il metro e 20 di altezza, dalle lunghe foglie di colore verde chiaro, ricoperte da una leggera peluria. Da maggio a luglio produce degli spettacolari fiori, molto simili a quelli del papavero comune,  che sbocciano solitari oppure riuniti in grappoli, composti da a 4 o 5 petali, setosi al tatto, di colore azzurro cielo o in rari casi gialli o rossi. Al centro il fiore è composto da stami di colore bianco e antere (parte terminale degli stami) di colore giallo.

 

Storia e simbologia

Meconopsis cambrica
Meconopsis cambrica

I primi esemplari di meconopsis furono introdotti in Europa nel 1848 dal Nepal e dagli altipiani del Tibet. Le specie che maggiormente colpirono gli europei furono la meconopsis grandis, papavero blu himalayano, la meconopsis betonicifolia, papavero blu tibetano, introdotti rispettivamente nel 1895 e nel 1924.

La sua coltivazione resta purtroppo abbastanza difficile poiché non sopportano le temperature calde e la mancanza di areazione, nonostante ciò qualche esemplare può tranquillamente sopravvivere in ambienta alpino.

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