Il philadelphus, conosciuto in Italia con i nomi: filadelfo, fiore d’angelo, fiore del paradiso e gelsomino della madonna, appartiene alla famiglia delle hydrangeaceae ed è tipico delle regioni temperate dell’emisfero boreale. In natura ne esistono circa 70 specie, la più diffusa delle quali è la coronarius, originaria dell’Europa meridionale.
Si tratta di arbusti, che raggiungono un’altezza massima di 5 m, dai fusti retti e ben ramificata e dalle foglie decidue, opposte, dalla forma ovale leggermente appuntita, di un bel colore verde più o meno chiaro. Nel periodo compreso fra maggio e giugno la pianta produce un gran numero di fiori che, a seconda della specie, possono essere solitari oppure raccolti in grappoli. Ogni fiore è composto da quattro petali di colore bianco candido, raramente i fiori possono presentare delle macchie rossicce alla base. Quasi tutti hanno un delizioso ed inebriante profumo che può ricordare quello del gelsomino e dei fiori d’arancio.
Il nome philadelphus deriva da due parole greche: phileo, che significa io amo, e adelphos che significa fratello, ovvero amore fraterno o io amo mio fratello. Probabilmente il nome fu scelto per via del profumo dei fiori che, essendo molto forte, può ricordare l’intensità dell’affetto fraterno. Il nome specifico coronarius, invece, vuol dire simile ad una corona ed è probabilmente dovuto alla presenza dei numerosi stami, di colore giallo dorato disposti a corona, che risaltano fra i petali bianchi.
Curiosità: Dai rami degli alberi di philadelphus un tempo venivano ricavati sia dei fischietti che degli zufoli.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante simboleggia la memoria ed il ricordo.