Ginestra, storia e linguaggio dei fiori

Ginestra
Ginestra

La ginestra, spartium junceum, appartiene alla famiglia delle leguminose, è una pianta di origine europea che cresce in particolare nelle regioni mediterranee, anche se qualche esemplare lo si può ritrovare anche nell’Asia occidentale. Per via della sua composizione può sembrare un cespuglio di notevoli dimensioni ma in realtà si tratta di un arbusto sempreverde, che può raggiungere i 3 m di altezza, la cui caratteristica è quella di presentarsi con una fitta ramificazione che parte dalla base della pianta e si sviluppa per tutto il fusto con rami, sottili e flessibili, di colore verde scuro. Sui rami si sviluppano le foglie, di piccole dimensione, molto distanziate le une dalle altre, di colore verde scuro. La caratteristica principale delle foglie di ginestra è che cadono all’inizio del periodo di fioritura della pianta, che avviene a partire dal mese di maggio e si protrae fino al mese di agosto. I numerosissimi fiori di ginestra sono di colore è giallo oro o giallo intenso ed emanano una delicato profumo simile a quello del miele. Dai fiori, infine, si genera il frutto, una piccola leguminosa che a maturazione avvenuta diventa di colore molto scuro.

Essendo una pianta di origine mediterranea, è diffusa su tutto il territorio italiano dove cresce allo stato spontaneo su quasi tutti i tipi di terreno soprattutto quelli aridi, franosi o rocciosi. La si può trovare spontanea anche in zone di notevole altitudine, cresce infatti fino ai 1400 -1500 metri. Grazie alla sua resistenza è usata per il recupero ambientale, in quanto migliora la qualità del terreno arricchendolo di azoto, e per consolidare i terreni franosi.[banner]

Storia e simbologia

Ginestra
Ginestra

La ginestra era una pianta molto apprezzata sia dai greci che dai romani i quali la coltivavano appositamente per attrarre le api e produrre il miele. Nell’età classica venne più volte citata da Plinio il vecchio, il quale credeva che le ceneri della ginestra contenessero oro, probabilmente per via del colore dei suoi fiori che esposti alla luce del sole ricordano il colore dell’oro.

Scopa di ginestra

In epoca medievale in Italia la ginestra non aveva un particolare valore ed rami venivano tagliati e adoperati per fare fabbricare le scope. Nello stesso periodo in Inghilterra la ginestra era ritenuta una pianta nobile e famosa, in quanto lo stemma della famiglia di re Enrico II (1133 – 1189) raffigurava un ramo di ginestra. Qualche anno più tardi assunse notevole prestigio anche in Francia, durante il regno di Luigi IX (1214 – 1270) il quale aveva fondato l’ordine della ginestra, un ordine di cavalieri scelti tra i quali venivano scelti i 100 membri della guardia reale. Infine in Spagna era molto apprezzata sia per il suo profumo che per le fibre delle sue radici, le quali venivano lavorate per creare delle robuste corde da utilizzare nelle imbarcazioni.

Al giorno d’oggi la ginestra è ancora utilizzata per produrre sia corde che una particolare fibra tessile che può sostituire la canapa, il lino e la iuta nella creazione di capi d’abbigliamento. Inoltre, dai residui di lavorazione del legno della ginestra si ottiene una cellulosa di ottima qualità.

Nel linguaggio dei fiori e delle piante la ginestra in molti paesi mediterranei simboleggia la modestia e l’umiltà, poiché cresce anche in terreni dall’habitat estremo. Mentre in Inghilterra e in Francia per via del colore dei suoi fiori e dei personaggi storici a cui è attribuita simboleggia la luminosità e lo splendore.

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