Gladiolo, linguaggio dei fiori

Gladiolo
Gladiolo

Il gladiolo, gladiolus, appartiene alla famiglia delle iridaceae, è una pianta originaria dell’Europa centrale, in particolare della zona mediterranea, e dell’ Africa settentrionale. Il suo nome, gladiolus, le fu attribuito da Plinio il Vecchio e, deriva dal termine latino gladiolum che significa piccola spada, dovuto alla forma delle foglie che, essendo sottili e allungate, assomigliano alle spade corte usate dall’esercito romano che al tempo dei romani venivano chiamate gladio.

Tipi di gladio romani

La pianta ha foglie lunghe e abbastanza carnose, sovrapposte fra loro, di forma spatolata molto appuntite sulla sommità. Sono solitamente di colore verde molto inteso ma esistono alcune specie dalle foglie di colore verde grigiastro. I gladioli fioriscono nel periodo compreso tra maggio e ottobre, anche se al giorno d’oggi sono spesso coltivati in serra ed è quindi possibile avere gladioli in fiore persino nei mesi invernali. I fiori sono raggruppati e si compongono su una spiga, semplice o ramificata, possono essere di diversi colori con striature, macchie e variegature di ogni tipo. Hanno però un difetto: sfioriscono velocemente.

Gladiolus segetus

Esistono diverse specie spontanee sul territorio italiano, tra tutte la più diffusa è il gladiolus segetum conosciuto popolarmente con il nome di pancacciuola. E’ una pianta che raggiunge i 40 cm di altezza che fiorisce nel mese di maggio ed i cui fiori sono di colore rosa e porpora. Un’altra specie spontanea in Italia è il gladiolus communis, chiamato popolarmente spadacciola, fil di spada o fior di spada, cresce spontaneo in prossimità delle coste nelle zone marina e fino ad un’altitudine massima di 1.000 m. Può raggiungere i 50 cm di altezza, fiorisce da maggio a luglio ed i suoi fiori sono di colore rosa intenso. Infine, in Italia, cresce spontaneo anche il gladiolus palustris, le piante di questa specie raggiungono un’altezza di 40 cm, fioriscono nel mese di maggio ed i fiori sono di colore rosa violaceo anche se esistono alcune qualità, molto rare e preziose, il cui fiore è di colore bianco.

Gladiolus communis

Altre qualità di gladioli conosciute e poiché molto commercializzate sono: il gladiolus byzantinus, il gladiolus grandis, il gladiolus psittacinus e il gladiolus tristis.

Il gladiolus byzantinus è originario delle regioni a clima molto caldo, raggiunge un’altezza di 70 cm e fiorisce nel mese di giugno, producendo fiori di color magenta.

Il gladiolus grandis, originario del Sudafrica, raggiunge un’altezza di 60 cm e fiorisce nei mesi di luglio e agosto. Essendo anch’essa una qualità abituata ai climi caldi non sopravvive se lasciato nel terreno durante l’inverno. I fiori di questa specie hanno una caratteristica molto rara: una volta sbocciati, durante il giorno, hanno un colore rosso mattone molto scuro ma al calar del sole si trasformano diventando di colore celeste pallido, per ritornare di colore rosso mattone il mattino seguente.

Gladiolus grandis

Tale trasformazione avviene per 4 giorni e 4 notti, passate le quali i fiori appassiscono e cadono, in più durante la mutazione di colore i fiori iniziano ad emanare un intenso profumo simile a quello dei garofani. Ancora oggi questo fenomeno non ha nessuna spiegazione scientifica.

Il gladiolus psittacinus, originario dall’Africa del Sud, conosciuto più comunemente con il nome di gladiolo pappagallo, può raggiungere un’altezza di un metro e mezzo, fiorisce nel mese di luglio ed i suoi fiori sono di colore giallo con macchie di colore rosso brillante.

Gladiolus psittacinus

Il gladiolus tristis, originario dell’Africa del Sud, raggiunge un’altezza di 40 cm, fiorisce nel mese di maggio riempiendosi di fiori molto profumati di colore giallo con sfumature di colore rosso nella parte esterna. Poiché si tratta di una specie abituata ai climi caldi non si adatta facilmente al clima freddo o continentale, anche se nel corso degli anni i botanici sono riusciti ad ottenere moltissimi ibridi, dagli splendidi colori, nessuno di questi ibridi è riuscito ad ambientarsi alle temperature europee.

Storia e simbologia

Gladiolus tristis

Il gladiolo è una pianta conosciuta sin dall’antichità che per secoli fu mantenuta allo stato spontaneo e veniva adoperata dalle giovani donne come ornamento, per i capelli e per le vesti. Tradizionalmente si usava durante le cerimonie di nozze, le amiche della sposa, infatti, ponevano sulla loro testa una corona di fiori di gladiolo in segno di gioia per la felicità dell’amica e contemporaneamente la corona rappresentava anche il senso di tristezza per la separazione dall’amica stessa.

Solo a partire dalla metà dell’Ottocento il fiore iniziò ad esser preso in considerazione dai botanici che incominciarono a creare bellissimi ibridi dagli splendidi colori.

GladioliNel linguaggio delle piante e dei fiori il gladiolo simboleggia la forza di carattere ed il rispetto dei caratteri forti, anche se al contempo, per contrapposizione al precedente significato, rappresenta pure la diffidenza.

Regalare fiori di gladiolo significare essere stati colpiti dalla persona alla quale lo si regala, tale significato va comunque interpretato in due modi differenti ovvero: essere stati colpiti nel senso di esser stati feriti (il gladiolo ha le foglie come delle lame, da qui il significato) oppure essere stati trafitti colpiti al cuore in riferimento al classico colpo di fulmine. 

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