Il genere hoya appartiene alla famiglia delle asclepiadaceae ed è originario dell’India, Cina meridionale, dell’Australia, di Giava, del Borneo e dell’Himalaya. Ne esistono moltissime specie ma al giorno d’oggi ne sono state catalogate solamente una piccola parte, che è stata introdotta nella coltivazione mondiale solo a partire dai primi anni ’90.
Solitamente quasi tutte le piante appartenenti a questo genere sono delle rampicanti sempreverdi dalla crescita piuttosto lenta, che possono svilupparsi in altezza, assumendo una forma cespugliosa, oppure possono strisciare sul terreno. La forma delle foglie è diversa da specie a specie ma hanno la caratteristica comune di essere molto carnose e succulente se la pianta cresce in un clima secco, o sottili e allargate se la pianta si trova in un ambiente umido, poiché non è necessario trattenere l’umidità.
Per quanto riguarda i fiori a seconda della specie possono essere di diversi colori, hanno in comune la caratteristica forma a stella che li contraddistingue, in quanto in tutte le specie sono composti sempre da 5 petali uniti fra loro e sono uniti in grappoli composti mediamente da 10 fiori. La loro durata media è di 7 giorni ed emanano un leggero e delicato profumo.
Tra le specie più diffuse vi sono: L’hoya carnosa, la specie che meglio si adatta al clima mediterraneo, originaria dell’India, della Cina meridionale e dell’Australia. E’ una rampicante che sviluppa lunghi rami molto flessibili dai quali si sviluppano foglie carnose di forma ovale leggermente allungate, nella maggior parte dei casi di colore verde lucido uniforme, anche se esistono in commercio anche delle varietà dalle foglie screziate. I fiori, che compaiono a partire dai primi caldi primaverili, sono riuniti ad ombrelle di colore bianco con la parte centrale di colore rosa scuro ed emanano un intenso profumo durante le ore notturne. L’hoya kerii caratterizzata dalle foglie a forma di cuore di colore verde e i fiori di colore bianco nella parte esterna e porpora in quella interna, presentano i margini dei petali più arrotondati rispetto a quelli dell’hoya carnosa.
Esiste anche la specie denominata hoya kerrii albomarginata che a differenza della precedete presenta sui margini delle foglie delle strisce bianche. L’hoya multiflora caratterizzata da fiori di colore giallastro nella parte esterna e porpora nella zona centrale. L’hoya bella, che tra le varie specie commercializzate è quella dalle dimensioni più piccole, non supera i 20/30 cm di altezza neanche in età adulta. Ha le foglie molto più piccole rispetto alle altre specie ed i fiori profumati di colore bianco con la parte centrale rosa o porpora. L’hoya imperialis, originaria del Borneo che presenta a differenza delle altre specie foglie lunghe e strette e fiori di notevoli dimensioni di colore rosso scuro.
Storia e simbologia
La classificazione delle hoya si deve al botanico Robert Brown che le chiamò così in onore dell’amico Thomas Hoy, il capo giardiniere di del duca di Northumberland.
In Italia e nel resto d’Europa cresce abbastanza bene nelle regioni nelle regioni meridionali e nelle zone che mantengono una temperatura mite durante tutto l’anno. Il nome comune con cui sono volgarmente conosciute in Europa è wax plant che in inglese vuol dire “impianto di cera”, mentre in Italia sono nota con il nome di fiore di cera.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante rappresenta la bellezza scultorea.