L’iberis o iberide è una pianta appartenente alla famiglia delle cruciferae (o brassicaceae) di origine prevalentemente mediterranea, anche se alcune specie si trovano nell’Europa centrale ed in Asia..
Viene molto spesso considerata un sub-arbusto poiché se non viene potata in maniera regolare si sviluppa molto rapidamente, è una pianta sempreverde di cui ne esistono sia specie annuali che perenni. In primavera produce una gran quantità di fiori di colore bianco, rosa o vialetto.
Le specie più diffuse sono:
– L’i. umbellata, diffusa in tutta l’Europa meridionale e la Spagna dai fiori di colore lilla violetto con sfumatura rosa;
– L’i. amara, diffusa nell’Europa centro-meridionale, caratterizzata da fiori di colore bianco leggermente profumati.
– L’i. semperflorens specie sempreverde tipica della flora Italiana, diffusa in quasi tutta la penisola, dai fiori bianchi e profumati
– L’i. pinnata dalle foglie suddivise in segmenti, leggermente vellutate nella pagina superiore, ed i fiori di colore violetto o lilla, leggermente profumati
Storia e simbologia
Il nome iberis corrisponde all’antico nome della Spagna, Iberia, luogo in cui numerose specie di questo genere crescono spontanee. Il nome con cui è più conosciuta nel mondo però è “candytuft”, letteralmente cesto di caramelle, tale nome però non è legato alla caramelle ma deriva da Candia, l’antico nome del comune di Heraklion sull’isola di Creta, luogo da cui la pianta potrebbe, secondo alcune tesi, aver avuto origine.
La pianta è commestibile, ma non bisogna farsi ingannare dal nome inglese che rimanda la mente ad una possibile dolcezza perché è un membro della stessa famiglia della senape. Fu chiamata per anni proprio “senape” perché in passato venne usata come sua sostituta a basso costo. La pratica di sostituire l’iberis con la senape fece si che quasi tutte le specie furono per molto tempo disprezzate dalle classi più abbienti.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante l’iberis simboleggia l’indifferenza, tale significato è dovuto all’adattabilità della pianta.