La sparaxis tricolor è una pianta bulbosa, perenne, appartenente alla famiglia delle iridaceae. E’ originaria dell’Africa meridionale ma è molto diffusa sia in Australia che in California e può essere facilmente coltivata anche nelle zone temperate e soleggiate della penisola italiana.
Si presenta con foglie basali lanceolate, strette e sottili, di colore verde. Fiorisce in primavera dopo aver prodotto uno o più steli floreali sottili e carnosi. Il fiore ha la forma di una stella a sei punte e può essere di diversi colori: arancione, rosso, viola rosa o bianco, il nucleo del fiore è solitamente di colore giallo intenso circondato da un anello di colore nero o in alcuni casi nero rossastro.
Oltre alla tricolor sono abbastanza diffuse anche altre due varietà di sparaxis: l’elegans, caratterizzata da petali di colore bianco o arancione e la grandiflora i cui petali sono di colore viola. Altre due varietà che meritano una citazione sono la sparaxis variegata, i cui fiori sono di colore viola e giallo, e la sparaxis villosa, queste due specie hanno la caratteristica di non presentare petali simmetrici.
Storia ed etimologia
Il primo botanico a descrivere e catalogare la pianta fu il britannico John Bellenden Ker Gawler (1764 – 1842).
Il termine sparaxis deriva dalla parola greca “sparasso” che significa rompere o strappare, mentre il termine tricolor significa tre colori.
E’ comunemente conosciuta anche come fiore arlecchino e wand flower, quest’ultimo è un nome che condivide con un’altra pianta la gaura lindheimeri (una erbacea perenne appartenente al genere Gaura, originaria del Texas e della Louisiana).