La genziana, gentiana asclepiadea, appartiene alla famiglia delle gentianaceae, è diffusa in tutto il mondo e la si può trovare spontanea nelle zone alpine europee, in Asia, in America e alcune specie si trovano anche nell’Africa nord-occidentale, in Australia ed in Nuova Zelanda. E’ una pianta che a seconda della specie può anche essere sempreverde, generalmente si sviluppa su un fusto allungato e sottile, ha delle foglie larghe su cui spiccano tre evidenti nervature, i fiori hanno una forma a campanula e possono essere di colore bianco, blu, turchese o giallo.
Storia e simbologia
Il nome genziana deriva dal nome Gentius, l’ultimo Re dell’Illiria (l’attuale parte occidentale della penisola balcanica) regnate tra il 180 e il 168 a.C. Secondo quanto affermato da Plinio il Vecchio fu proprio il Re Gentius il primo a scoprire le proprietà medicamentose della radice di questo fiore, nell’antichità i greci, adoperavano la genziana per combattere la febbre, e tutt’ora ai giorni nostri molte specie vengono utilizzate a scopo terapeutico e medicinale. Nel ‘500 la specie di genziana lutea, riconoscibile per il colore giallo dei suoi fiori, fu usata per curare la peste.[banner]
Per via dell’uso costante e della sua continua raccolta, in Italia, le specie che crescono sulle Alpi ed in varie zone degli Appennini sono quasi tutte protette la loro raccolta è stata, quindi, proibita dalla legge.
Oltre che per i suoi principi attivi che svolgono un’azione digestiva e depurativa, la genziana continua ad essere adoperata, soprattutto in Francia, come aromatizzante negli amari o in bibite analcoliche.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante simboleggia la determinazione, tale significato è dovuto al fatto la pianta che riesce a nascere e crescere anche nei luoghi più impervi.
Fiore stupendo!
si, è una pianta straordinaria! 🙂