Tulipano: linguaggio dei fiori, storia e descrizione

Tulipano screziato

Il tulipano, tulipa, appartiene alla famiglia delle liliacee ed è originario della Turchia dove cresce spontaneo.

Si tratta di una bulbosa, molto comune e diffusa in tutto il mondo, che può essere coltivata sia in vaso che in piena terra. Da ogni bulbo, che a seconda della specie può essere di dimensioni medie o grandi, in primavera si sviluppano delle grandi foglie rigide e carnose di colore verde intenso o verde bluastro. La pianta produce un singolo fiore, su uno stelo carnoso, a forma di coppa i cui petali il cui interno è nero, viola scuro o altri colori di tonalità estremamente scuro, possono essere dei più svariati colori. Esistono anche varietà a fiori doppi o a petali sono sfrangiati caratterizzati da colori striati o variegati.

Sono solitamente utilizzati a scopo decorativo pe adornare giardini, prati, parchi e terrazze, ma il loro impiego principale è quello di decorazione d’interno sotto forma di fiore reciso.

Per ciò che riguarda la coltivazione, i bulbi possono essere coltivati sia in pieno campo che in vaso, richiedono terreni sabbiosi e profondi ed una concimazione che va effettuata sia nella fase precedente che successiva alla fioritura. Purtroppo è una pianta abbastanza delicata perché soggetta agli attacchi di insetti, acari, millepiedi e funghi.

Storia e simbologia

Tulipano selvatico

Il termine tulipano deriva dalla parola greca türban che significa turbante ed è molto probabile che tale nome sia dovuto alla sua forma che ricorda proprio quella di un turbante. Benché venga conosciuto come fiore tipico olandese, il tulipano è coltivato da più di 1000 anni nel suo paese d’origine ovvero la Turchia paese che a tutt’oggi organizza l’Istanbul Tulip Festival, un congresso floreale che si svolge tra i primi giorni di aprile e l’inizio di maggio, durante il quale la città di Istanbul viene adornata, nei luoghi di interesse storico artistico maggiori dalle più profumate e colorate varietà di tulipani. Il legame dei tulipani con l’Europa è invece più “recente” si attesta infatti intorno al 1550.

L’attuale Istanbul è infatti Costantinopoli (o Bisanzio) capitale dell’impero Romano d’oriente che crollò nel 1453 conquistata di turchi ottomani, prima della definitiva conquista turca però gli i regni occidentali avevano inviato 2 crociate (che avevano il secondo scopo di conquistare Costantinopoli), il regno era infatti molto indebolito e negli ultimi anni della sua esistenza oltre a mandare ambasciatori negli altri regni ne invitò molti. Uno di questi ambasciatori invitato alla corte bizantina al rientrò in patria, l’Austria, portando con se alcuni preziosi bulbi di tulipani. Questi bulbi ebbero subito enorme successo, ma gli austriaci non furono in grado di coltivarli (la temperature erano molto diverse e anche il tipo di terreno).

Istanbul Tulip Festival

Dopo il crollo dell’Impero Bizantino i rapporti con i turchi ottomani furono scarsi e contraddistinti da una forte diffidenza reciproca soprattutto nei primi anni, ma l’intraprendenza dei mercanti olandesi superò ogni difficoltà e qualche commercio riprese già a partire dal 1550, fu proprio in occasione di qualche scambio commerciali che i tulipani tornarono in Europa, questa volta però invia definitiva, in quanto gli olandesi e successivamente anche gli inglesi seppero coltivarli a dovere. Il successo dei tulipani fu immediato e intorno al 1600 divennero ricercatissimi, tanto che il loro prezzo si impennò vertiginosamente (i bulbi di tulipani erano diventati una sorta di “bene rifugio”, ovvero un bene su cui investire per aver un maggior utile futuro) tanto che durante le prime settimane del 1637 a causa di una richiesta eccessiva di bulbi il prezzo di ognuno arrivò fino a 90.000 fiorini dell’epoca (in moneta attuale quasi 2500 euro). A causa di ciò Wouter van Twiller (1606 – 1654, 5º Governatore dei Nuovi Paesi Bassi) dovette approvare una legge che ne regolava il prezzo. Anche in Inghilterra i prezzi dei bulbi furono regolamentati dal governo.

Piazza di Dam, Amsterdam

Il rapporto degli olandesi con i tulipani, nonostante le passate vicende, si è mantenuto solido nei secoli, a dimostrazione di ciò il 17 gennaio è stata indetta la giornata nazionale del tulipano, che segna l’inizio della stagione dei tulipani, che dura fino alla fine aprile. In questo periodo Amsterdam si riempie di colori e nella piazza Dam viene ricreato un maestoso giardino composto da migliaia di tulipani. A poca distanza dalla capitale c’è anche parco botanico di Keukenhof, il più grande parco di fiori a bulbo del mondo, creato nel 1949.

 

Il tulipano nel linguaggio dei fiori

Tulipani a fiori doppi

Nel linguaggio dei fiori delle piante il tulipano può avere diversi significati per via sia dei numerosi colori che dell’altrettanto numerosi luoghi in cui è diffuso. Partendo quindi dal suo luogo d’origine, la Turchia, i tulipani gialli rappresentano l’allegria e la gioia, i tulipani bianchi e quelli violetti simboleggiano il perdono e infine i tulipani rossi l’amore puro. Quest’ultimo significato è legato un antico racconto, si narra che un principe di nome Farhad si innamorò follemente di una fanciulla di nome Shirin. La ragazza, che ricambiava l’amore del principe, fu però uccisa e quando Farhad ne apprese la notizia fu talmente sopraffatto dal dolore che si suicidò, gettandosi col suo cavallo in cosa dal bordo di una scogliera. Nel luogo in cui si schiantò dal suo sangue nacque un tulipano di colore rosso scarlatto.

Anche nell’antica Persia il tulipano, specialmente quello di colore rosso, simboleggiava l’amore puro, era infatti regalato dagli uomini alle proprie promesse spose.

Parco botanico di Keukenhof

In Europa il significato originale generale non è propriamente quello che ci si aspetterebbe, i tulipani rappresentavano infatti l’incostanza e la fragilità. Negli ultimi anni dato che la sua eleganza fiore reciso lo fa competere addirittura con le rose il significato simbolico attribuitogli si è modificato; i tulipani rossi simboleggiano infatti l’amore vero, quelli bianchi la purezza, quelli viola la regalità, quelli arancioni la passione, quelli gialli l’allegria, quelli rosa l’affetto e quelli screziati la bontà d’animo

Ultima nota: i tulipani sono i fiori da regalare per l’undicesimo anniversario di matrimonio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Verified by MonsterInsights